piastrelle

Piastrelle per pavimenti: quali scegliere?

Uno dei modi più usati per rivestire la pavimentazione sia da ambiente interno che esterno è quello delle piastrelle, molto più durevoli nel tempo e molto più facili da pulire. Ma in tutto questo c’è un punto debole ed è rappresentato dalle fughe, ossia dallo spazio tra una mattonella e l’altra che tende e sgretolarsi e a spaccarsi. Nel caso di pavimentazione fuori dalla nostra abitazione, il pericolo maggiore è quello che cresca un po’ di vegetazione proprio in queste fughe.

piastrelleCosa fare quindi?

Nel caso in cui la vostra pavimentazione presenta un po’ di vegetazione, il nostro consiglio è quella di eliminarla immediatamente, ecco per voi una piccola guida con i passaggi da seguire. Non dimenticate fin da subito di accordarvi con una ditta di smaltimento rifiuti per lo sgombero dei materiali che non potete buttare nei classici cassonetti dell’immondizia.

Guida alla sostituzione delle piastrelle

Munirsi di martello e di un piccolo scalpello per eliminare il vecchio materiale insito tra le fughe
Preparare la nuova miscela, ossia la malta, mixando acqua e cemento bianco. Al posto di quest’ultimo materiale si può scegliere di utilizzare lo stucco pronto in polvere, che grazie al contributo di particolari additivi rende più impermeabile la pavimentazione. Questo composto viene usato spesso in ambienti come la cucina e i bagni. Per rendere la malta di colore diverso dal bianco o grigio, si può aggiungere all’impasto del colorante.
L’impasto dovrà essere versato lungo i quattro angoli della piastrella; con l’utilizzo di una spatola si allungherà la malta lungo tutto la traiettoria della fuga.
Il tempo per fare in modo che la fuga si asciughi oscilla tra le otto e le dodici ore. Passato questo lasso di tempo, si può pulire la sbavatura, sia nella fuga che nella piastrella, con una spugnetta umida.
Se non si è esperti in questa pratica, è consigliabile chiamare una ditta di ristrutturazioni edilizie, la quale attraverso un team di operai specializzati, sanno fare il giusto lavoro senza incorrere negli errori, come per esempio lo sbaglio nella miscela della malta (nè troppo densa nè troppo fluida) evitando di rompere la mattonella stessa e l’immissione del liquido entro la fuga

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