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Comprare casa o vivere in affitto: cosa conviene ai giovani?

Comprare un’abitazione propria o vivere in affitto? L’eterno dilemma. Se da un lato la crisi ha inasprito le banche che sono più restie a concedere un mutuo – creando un difficile momento del credito in Italia – in aggiunta ai costi molto alti delle spese accessorie per l’acquisto di un immobile (IMU compresa), da un lato la precarietà stimola il desiderio di certezza, e cresce quindi la voglia degli italiani di acquistare e non “buttar via” i soldi in un canone d’affitto.
Forti anche delle nuove offerte che nascono sul web e della maggiore facilità con cui sui siti dei gruppi immobiliari (come ad esempio quello di Gruppo Toscano)  oppure le piccole agenzie immobiliari specializzate in immobili Sanremo, è possibile trovare l’abitazione e comparare zone e prezzi, sembra che il mattone non sia realmente in crisi.compro affitto

Un gruppo immobiliare italiano ha presentato un case study che riguardava la seguente situazione tipo: acquisto (255 mila euro) o affitto (800 euro/mese) di un bilocale di 52mq in una grande città come Milano da parte di un giovane di 25 anni. Calcolando un patrimonio iniziale di meno di 100 mila euro (che di questi tempi sono comunque una cifra notevole) lo studio ha cercato di capire quale scenario fosse più conveniente:

Il risultato? Dopo il primo anno sembrava l’affitto, ma ecco che con il passare del tempo si capisce il valore dell’investimento nel mattone: dopo 25 anni il guadagno finale (IMU, ristrutturazioni e manutenzione straordinaria compreso) è di circa un terzo del costo dell’abitazione (quindi +80 mila euro, contro una perdita di quasi 20 mila euro per l’affittuario).

Del resto, se il 55% degli italiani è alla ricerca di una casa a conti fatti, un motivo ci sarà.

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