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Agevolazioni INPS 2014 per pensionati e dipendenti pubblici

Ottenere un prestito oggi, malgrado il periodo di restrizioni creditizie, è certamente più facile che in passato. Difatti, esiste sul mercato una vasta gamma di offerte di prestito, alle più diverse condizioni. Il web ha moltiplicato ulteriormente le possibilità di ottenere finanziamenti attraverso una ricca offerta di prestiti online. Gli utenti possono consultare direttamente in Internet i vari siti specializzati sull’argomento, dove potranno individuare le migliori offerte di prestito online attraverso pochi click e in tutta tranquillità dalla propria abitazione.

Tali siti offrono agli utenti due tipi di vantaggio: il primo è un risparmio sia in termini economici (cioè tassi più convenienti) che di tempo per ottenere il prestito. Il secondo, invece, è la possibilità di confrontare più offerte attraverso un form con cui richiedere più preventivi online per calcolare la rata del prestito, che saranno ovviamente personalizzati rispetto alle proprie esigenze: si tratta quindi delle modalità di rimborso definite in piani di ammortamento con il pagamento di rate mensili. Le offerte di prestito online si rivolgono a tutti i tipi di utenti, compresi i pensionati.

I prestiti agevolati INPS: le ultime novità
Per i pensionati va s
egnalato che recentemente è stato rinnovato il piano di prestiti agevolati INPS per il 2014, destinato sia ai dipendenti pubblici che ai pensionati, previsto dal decreto entrato in vigore il 1 ottobre del 2013, successivamente aggiornato. Le nuove erogazioni dell’INPS nonché quelle degli istituti di credito convenzionati con l’ente, danno la possibilità, ai dipendenti pubblici e ai pensionati, di accedere a forme di credito, valide anche per i loro familiari. Una delle forme più utilizzate è quella del “piccolo prestito”. Tanto per fare un esempio, per un piccolo prestito è possibile erogare un credito che va da una a quattro mensilità nette (riferite allo stipendio o alla pensione), che il beneficiario restituirà in rate mensili di 12, 24, 36 o 48 mesi.

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In particolare, possono utilizzare il credito in oggetto i lavoratori e i pensionati iscritti alla Gestione dei Dipendenti Pubblici INPS oppure ad altre amministrazioni, che scelgono di aderire a un fondo apposito sui prestiti dell’INPS denominato “Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali”. Per favorire le famiglie in condizioni economiche disagiate, purtroppo sempre più numerose negli ultimi anni, il decreto ha stabilito una graduatoria per l’ottenimento dei prestiti INPS agevolati edizione 2014, basata sul reddito.

Attraverso l’aggiornamento del decreto, il Governo ha dato inoltre la possibilità di restituire i prestiti INPS in un periodo che arriva fino a quattro anni, mentre in precedenza il periodo massimo era di tre anni. Le forme agevolate di finanziamento, per piccoli importi, hanno il TAEG al 5% e per poter ottenere il credito ora sono sufficienti due anni di servizio di ruolo. Un elemento di novità importante è che, per l’erogazione di questi prestiti, non vengono considerati altri finanziamenti in corso o eventuali morosità con istituti creditizi.

I mutui per la casa

Un’altra agevolazione prevista dal decreto riguarda la possibilità, per i figli di dipendenti di enti che aderiscono all’INPS, di ottenere mutui a tassi d’interesse agevolati, finalizzati all’acquisto di un immobile per i figli stessi dei dipendenti, anche se i genitori che fanno da garanti non vivono nell’immobile acquisito in proprietà.

 

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