uncinetto

L’uncinetto e la sua origine

Una delle arti che sta tornando alla luce è quella che vedeva impegnate tutte le nostre nonne durante le sere d’inverno. Molte sono le scene impresse nella nostra mente della nostra cara nonni impegnata a sferruzzare una coperta o uno scialle che poi avrebbe regalato ai nipoti.

È affascinate vedere come da un filo di lana lavorato con un semplice uncinetto o con dei ferri nascano dei veri e propri capolavori. Molte sono le creazioni che possono essere create: si parte da semplici capi d’abbigliamento come sciarpe e cappelli, fino ad arrivare ai più complessi ed elaborati amigurumi.

Ma qual è l’origine di questa piccola bacchetta magica da cui nasce tutto e di più? Scopriamolo insieme.

L’origine dell’uncinetto

L’uncinetto è un attrezzo costituito da un bastoncino munito a un’estremità di un uncino che serve per prendere e guidare il filo nelle lavorazioni all’uncinetto delle arti tessili. Oggi sono fatti a macchina, normalmente in metallo o plastica, ma possono essere anche in legno e persino in avorio.

Si narra che l’origine dei lavori all’uncinetto provenga dalla città di Baviera. Una signora, vedendo la bellezza dei fiocchi di neve che ricadevano sul davanzale della finestra, volle provare a riprodurli con un filo di cotone e un ago ricurvo.

Nonostante questo evento, è bene sapere che la sua presenza era già stata documentata molti anni prima.  Infatti nell’estremo Oriente venivano realizzate dai cinesi delle vere e proprie opere d’arte, ossia delle bambole. In Africa  realizzavano copri capi dei capi tribù, i Turchi cappelli e gli Scozzesi berretti e mantelli. Le tribù del Sud America realizzavano capi di abbigliamento con l’uncinetto in occasione dei riti di iniziazione alla pubertà. Il lavoro più antico simile all’uncinetto proviene dal Jutland, si tratta di una sorta di berretto di lana, che secondo gli scienziati risale all’incirca a 3100 anni fa.

In Italia se ne ha traccia nel XVI secolo nei conventi, era molto usato dalle suore per impreziosire addobbi sacri. Questa tecnica salì l’apice agli inizi del 900, quando le signore borghesi iniziarono a confezionare corredi per la casa.

L’utilizzo dell’uncinetto oggi

Al giorno d’oggi è raro trovare lavorazione artigianale. Tutto è passato all’industrializzazione. Sono poche le persone che riescono a riconoscere la bellezza e il lavoro che c’è dietro ad un ricamo. Sebbene in passato eseguire questo tipo di lavoro, soprattutto tra le donne casalinghe, era all’ordine del giorno.

Nonostante quest’arte sia stata messa un po’ da parte, ci sono ancora alcune creatici che sono in grado di realizzare qualsiasi cosa. Con un semplice schema e con il materiale giusto, mani esperte possono essere in grado di realizzare cardigan, scialli, sciarpe e ogni altra cosa si desidera. In ogni caso si tratterà di un oggetto realizzato totalmente a mano e quindi risulterà avere un valore inestimabile.

Cosa è possibile realizzare con l’uncinetto

Chi utilizza l’uncinetto per le sue creazioni, sa bene che è possibile scegliere un attrezzo di diverse dimensioni che varia in base al tipo di filato che deve essere utilizzato per la creazione in questione. Quindi con un filato di cotone n.8 e con un uncinetto 0,25 è possibile realizzare numerosi centrini in filet; mentre se si preferisce un filato più doppio come la lana o l’acrilico è bene utilizzare un uncinetto numero 2,5 o molto più grande. Con filati più doppi è possibile realizzare ogni tipo di capo d’abbigliamento si desideri come sciarpe, cappelli, guanti, scialli, scalda collo, maglie e persino coperte.

Molto spesso è lo stesso gomitolo di lana che si ha davanti ad ispirare il progetto che si ha in mente. Basta solo dar libero sfogo alla creatività e il resto vien da sé.

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