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Il residuo fisso nell’acqua: valori e differenze

L’acqua è sinonimo di vita, senza di lei ci possiamo disidratare e anche morire. In effetti, l’acqua deve sempre essere la bevanda base nella dieta al fine di ottenere la maggior parte dell’assunzione di liquidi necessari ogni giorno. Ma nell’universo dell’acqua ci sono diversi tipi, tutti consigliati per il consumo umano ma sempre se hanno superato una serie di caratteristiche, tra cui valori, calcio e residuo fisso.

La percentuale di acqua che il nostro corpo contiene si aggira intorno al 60% nell’uomo, al 50% nella donna e nell’anziano arriva al 45%, invece un neonato può raggiungere il 75% e l’80%. La differenza dipende dalla composizione corporea, in particolare dal nostro tessuto adiposo. Più povero di acqua rispetto al tessuto magro. Inoltre, è fisiologicamente presente in alta quantità nelle donne.

Importanza dell’acqua

In questo modo una persona in sovrappeso ha sicuramente una percentuale di acqua inferiore rispetto al corpo di una persona normopeso. L’acqua è importantissima e fondamentale per il nostro organismo, dato che svolge molte funzioni vitali, infatti basta ridurla del 7% per mettere a rischio la nostra stessa salute.

L’acqua è anche elemento principale presente all’interno del flusso sanguigno poiché il sangue ne è composto per il 92%. Per evitare la disidratazione, i medici ogni volta consigliano di bere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno, in base alla stagione dell’anno e del tipo di esercizio fisico che si fa.

Il residuo fisso

Il residuo fisso nell’acqua è tra le prime informazioni che trovi sull’etichetta. Misurato in mg/l, rappresenta la stessa quantità di minerali, cioè calcio, fosfati, nitrati, sodio, magnesio, bicarbonati, potassio e cloruro che resta dopo l’evaporazione di un litro d’acqua a 180 gradi.

Quindi, più l’acqua è ricca di sali minerali, maggiore è la stessa percentuale di residuo fisso. Sulla base di tutti questi valori, le acque minerali si classificano come:

  1. Oligominerali: con residuo fino a 500 mg/l;
  2. Minimamente mineralizzato: residuo fisso meno di 50 mg/l;
  3. Ricco di sali minerali: residuo fisso più di 1-500 mg/l.

Valore del pH

Il pH indica l’acidità e l’alcalinità dell’acqua e cambia su di una scala da 0 a 14. Un pH di 7 rappresenta la neutralità e significa acqua distillata ad una temperatura di 25 gradi. Un valore inferiore o superiore indica acqua acida o acqua alcalina. L’acqua minerale naturale ha un pH tra 6 e 8 , l’acqua minerale gassata ha un valore basso mentre quella ricca di bicarbonati ha un pH maggiore di 7.

Ritenzione di sodio e liquidi

Le acque minerali sono sempre povere di sodio quando la quantità di sodio è inferiore a 20 mg/l. Infatti sono consigliate per chi soffre di ipertensione o per chi ha ritenzione di liquidi. Al contrario, per “acqua sodica” si intende l’acqua che ha un valore di sodio superiore a 200 mg/l, è indicata per gli sportivi dato che stimola l’eccitabilità muscolare.

Calcio per intolleranti

Anche in acqua può essere considerato un valore necessario per aiutare il metabolismo del tessuto osseo e, quindi, avere delle ossa più forti e sane, oltre che per mantenere membrane e sostanze intracellulari. Per “acqua di calcio” si intende acqua con valore di calcio superiore a 150 mg/l.

Le acque minerali ricche di calcio sono consigliate per prevenire la formazione di calcoli renali, bere molta acqua aiuta a ridurne l’aspetto. Le acque ricche di calcio sono adatte a tutti quelli che sono intolleranti al latte e non assumono abbastanza calcio per un’alimentazione sana.

Potassio nell’acqua

L’alterazione della quantità di potassio nel corpo causa degli effetti negativi sulla funzione muscolare e cardiaca. Un’acqua ricca di sali minerali è adatta per tutte le persone che praticano sport a livello professionistico.

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