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Come diventare un osservatore di calcio

Inutile negarlo, il calcio è lo sport più amato dagli italiani. Sono sufficienti, 22 uomini o donne in campo che rincorrono un pallone sul rettangolo da gioco per scaldare gli animi degli appassionati di questo bellissimo sport che da sempre è in grado di attirare l’interesse di un gran numero di persone.

A partire dalla Serie A fino ad arrivare alle serie inferiori e al calcio dilettantistico, a qualsiasi livello il calcio diventa argomento di discussione, con tantissime persone che puntualmente sono pronte a sedersi sugli spalti pur di ammirare le prodezze dei calciatori in campo.

Ma non solo, in alcuni casi il calcio può diventare anche un vero e proprio lavoro. Non parliamo solo del ruolo di calciatore in sé o dell’allenatore, ma anche di altre importanti figure che ruotano attorno a questo mondo, a partire dal dirigente sportivo fino ad arrivare al magazziniere. In particolare sono in molti a chiedersi, ad esempio, come diventare un osservatore di calcio. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Il compito dell’osservatore di calcio

Chissà quante volte, vedendo una partita di calcio, ti sarà capitato di pensare di avere l’occhio per scoprire nuovi talenti. Giovani calciatori con un talento, appunto, tutto da scoprire e che aspettano solo la persona giusta in grado di permettere loro di realizzare il loro sogno.

Proprio questo, in effetti, è il compito dell’osservatore di calcio, ovvero, come dice lo stesso nome, osservare i giovani calciatori sul campo. Una professione particolarmente ambita che, come è facile immaginare,  richiede particolari competenze. Ma come funziona?

Ebbene, innanzitutto bisogna sapere che proprio come gli altri lavori legati al mondo del calcio, anche quella dell’osservatore di calcio è regolamentata dalla FIGC. Per poter lavorare con le società professionistiche, infatti, è necessario ottenere il patentino rilasciato dalla federazione italiana.

Come prendere il patentino da osservatore di calcio

Per ottenere il patentino da osservatore di calcio, interesserà sapere, bisogna seguire il corso organizzato dalla FIGC stessa e tenuto annualmente a Coverciano. Una volta concluso tale corso bisogna svolgere l’esame abilitativo. Proprio superando quest’ultimo si ottiene il  patentino e la conseguente iscrizione all’albo ufficiale degli osservatori calcistici.

Oltre alla FIGC, bisogna sapere, è possibile seguire corsi teorici e pratici anche presso molte aziende private in grado di garantire un’ottima formazione di base, con tanto di attestati. Proprio grazie a quest’ultimi è possibile iniziare ad avere i primi contatti con società minori o settori giovanili per ricoprire, appunto, il ruolo di osservatore di calcio.

Tale professione, ricordiamo, può essere svolta sia come dipendente di società professionistiche che in qualità di libero professionista. Nel primo caso, ovviamente, lo stipendio è fisso. Nel secondo, invece, varia in base al tipo di lavoro svolto e all’accordo preso di volte in volta con le società.

Proprio in tale ambito, in effetti, sorge spontanea una domanda: quanto guadagna un osservatore di calcio? Ebbene, fornire una risposta a priori non è possibile. Il motivo è facile da rinvenire nel fatto che a partire dalle serie inferiori fino ad arrivare a quelle superiori, vi è una differenza di guadagno spesso abissale. Come è facile intuire, comunque, mentre all’inizio i guadagni possono risultare particolarmente bassi, con il passare degli anni si potrebbe portare a casa un bel po’ di soldi. Il giusto ricompenso per chi fa della sua passione un lavoro.

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